Eccesso di umidità in casa: cause, rimedi e prevenzione

Non solo autunno: i cambiamenti del meteo sempre più repentini rendono l’umidità una compagna frequente della vita domestica in molti periodi dell’anno. Ma se sono le nostre case ad avere un eccessivo livello di umidità, allora l’aria che stiamo respirando non è di buona qualità.

 

I rischi legati a un alto tasso di umidità

 

Innanzi tutto, un’eccessiva umidità negli ambienti interni provoca guasti all’edificio stesso, con conseguenti costi economici necessari alla riparazione. Crescita di muffe su soffitti, pareti e mobili, scrostamento di vernici e marcitura del legno sono tra i danni più comuni.

Dall’altra parte, l’umidità negli ambienti interni promuove la crescita batterica e la sopravvivenza dei virus. In particolare, gli ambienti umidi favoriscono la concentrazione di organismi come gli acari della polvere, che producono allergeni responsabili di allergie e asma. Per non parlare del fatto che molti funghi generano anche tossine e sostanze irritanti che potrebbero avere effetti indesiderati sulle vie respiratorie.

 

Umidità in casa: le cause

 

Come potrai intuire, l’umidità dipende dalla quantità di acqua presente nell’aria. Ma come arriva negli spazi chiusi della tua casa? Le ragioni principali sono due:

 

  1. Difetti di costruzione o danni presenti nella struttura dell’edificio: tubi e scarichi incrinati, crepe nel soffitto, infissi difettosi, grondaie ostruite, strato isolante anti-umido guastato o mancante possono sembrare difetti di poco conto. Tuttavia, sono proprio questi difetti di costruzione a permettere l’infiltrazione della pioggia e dell’acqua proveniente dall’esterno, causando un notevole aumento del tasso di umidità.
  2. Condensa: se l’edificio non presenta alcun difetto di struttura, è molto probabile che l’origine dell’eccesso di umidità sia la condensa. Quando la ventilazione è scarsa, le temperature dei muri basse e la quantità di vapore acqueo nell’ambiente elevata, allora l’acqua tenderà a condensarsi sulle superfici piuttosto che a vaporizzarsi e disperdersi nell’aria. Luoghi poco ventilati - come gli scantinati - o soggetti di frequente a un alto tasso di vapore acqueo - come le cucine e le stanze da bagno - rischiano di accumulare al loro interno troppa umidità e di diventare ambienti ideali per la formazione di muffe.

Eccesso di umidità e muffe: i rimedi

 

Ti sei reso conto del problema di umidità troppo tardi e hai scoperto solo ora la presenza di muffe in casa tua? Per prima cosa dovrai localizzare la fonte del problema e, successivamente, procedere alla rimozione della muffa.

Se la causa è un difetto di costruzione, chiaramente sarà necessario l’intervento di un professionista. Ma se si tratta di problemi di condensa e cattiva ventilazione, allora è probabile che basti adottare una serie di buone regole che ti permetteranno di limitare il livello di umidità in casa tua e migliorare la qualità dell’aria che respiri: ti illustreremo tutte le nostre raccomandazioni nel paragrafo successivo.

Per quanto riguarda la rimozione della muffa, anche in questo caso è consigliato rivolgersi a un esperto: infatti, il processo di pulizia deve essere effettuato con molta accuratezza e con prodotti specifici per evitare la ricomparsa della muffa. Tuttavia, se il danno è limitato puoi intervenire in autonomia, ricordandoti che durante tutta l’operazione dovrai indossare protezioni adeguate come mascherine, occhiali e guanti per evitare l’esposizione alle spore.

 

Prevenire l’umidità negli ambienti chiusi: ecco cosa fare

 

Come si suol dire, prevenire è meglio che curare. Adottare buone abitudini ti permette di tenere sotto controllo il livello di umidità ed evitare in questo modo l’insorgenza di muffe, funghi e altri agenti potenzialmente pericolosi per il tuo benessere.

 

  • Fai arieggiare le stanze aprendo le finestre per brevi periodi almeno 2-3 volte al giorno.
  • Quando cucini copri le pentole per mantenere il vapore all’interno. Inoltre ricordati di accendere le ventole o, in alternativa, di chiudere la porta della stanza e tenere aperte le finestre; stessa cosa quando fai il bagno.
  • Allontana leggermente i mobili dalla parete per permettere all’aria di passarci dietro. DI tanto in tanto, tieni aperte le ante per aerare gli armadi.
  • Se possibile, stendi il bucato bagnato all’esterno. Altrimenti, tieni accese le ventole della stanza in cui hai steso i panni ad asciugare oppure tieni aperte le finestre e chiudi la porta.
  • Ricordati che l’aria calda e umida si condensa sulle pareti fredde, per cui evita di arieggiare gli scantinati freddi quando la temperatura esterna supera quella interna. In estate, dunque, è meglio tenere aperte le finestre dello scantinato di notte, quando la temperatura esterna si abbassa.

 

Infine, se vuoi avere la garanzia di un’aria purificata da agenti inquinanti, virus e batteri che possono proliferare a causa dell’umidità, l’installazione di un sanificatore d’aria iJen® potrebbe essere la soluzione che stai cercando. I dispositivi iJen®, infatti, grazie alla combinazione della tecnologia UVC e dell’attività fotocatalitica TiO2, rendono inattivi virus e batteri garantendo una profonda sanificazione dell’aria negli ambienti chiusi.

 

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